La bicicletta di seconda mano arriva direttamente a casa. L'officina della Cooperativa Ulisse è rimasta chiusa a causa dell'emergenza sanitaria ma gli operatori non si sono arresi ed hanno attivato un servizio di consegna per le due ruote. Si tratta delle biciclette provenienti dall'abbandono nella Depositeria Comunale perché carcasse o non riscattate dopo la rimozione che sono state recuperate dai detenuti del carcere di Sollicciano.
"Nell'attesa di riaprire al pubblico l'officina - hanno spiegato da Ulisse - venerdì scorso abbiamo effettuato la vendita a domicilio ai primi prenotati e visto che i clienti hanno gradito stiamo programmando una nuova vendita a domicilio. Basta essere veloci e prenotarsi sul sito, e magari essere davvero intenzionati ad acquistare una bici..." già perché "fatto salvo il sacrosanto diritto di recesso a norma di legge, preferiamo che qualora aveste dei dubbi non compriate la bici. Un viaggio a vuoto è meglio di due, per venire a riprendersela".
La prova però è andata bene "I dodici acquirenti di venerdì scorso sono rimasti soddisfatti ma è un servizio che possiamo offrire solo ai primi prenotati; per i secondi bisogna che disdica il primo" hanno fatto sapere dalla cooperativa.
Grazie ad una convenzione pluriennale tra Comune di Firenze, Società della Salute, Azienda Sanitaria Locale e Direzioni degli Istituti Penitenziari di Sollicciano, Gozzini e Meucci, la Cooperativa Ulisse riceve periodicamente carichi di biciclette provenienti dalla Depositeria Comunale, dove hanno sostato almeno 18 mesi senza essere reclamate dopo la rimozione o il furto. Queste biciclette vengono riparate in un'officina allestita nel carcere di Sollicciano, e rivendute il venerdì dalle 15.00 nello spazio esterno di via Baccio Bandinelli, a Firenze. L'acquisto è possibile solo previa prenotazione online e non implica la transazione, ma serve a dare un ordine di visione, prova e scelta.