Lavoro

Lavoro agile in Comune per 2.000 anche post Covid

Secondo la mappatura condotta dagli uffici di Palazzo Vecchio, circa metà dei dipendenti sono 'smartabili' anche oltre l'emergenza. Via alle domande

Prima del Covid non lo avrebbero mai sospettato. Eppure sono 2.000 i dipendenti comunali cosiddetti 'smartabili', ovvero le cui mansioni sono effettuabili in remoto e che quindi anche oltre il Covid potranno proseguire col lavoro agile, magari alternando giorni in presenza e altri lavorando da casa.

A mappare quali e quanti siano i dipendenti per cui il lavoro agile potrà divenire fatto ordinario sono stati gli uffici dello stesso Palazzo Vecchio, e da oggi costoro potranno avanzare richiesta per aderire alla nuova modalità operativa, come previsto da una delibera approvata recentemente dalla giunta comunale su proposta dell’assessore al personale Alessandro Martini. Si tratta della metà circa dei 4.000 dipendenti dell'amministrazione comunale.

Il passaggio sarà graduale dal lavoro agile emergenziale e un modello ordinario basato sull’integrazione di smart working e lavoro con presenza fisica in ufficio, articolato secondo le modalità definite nel nuovo “Regolamento sul lavoro a distanza”.

Da oggi quindi i lavoratori con profilo compatibile o parzialmente compatibile, potranno fare attivare la procedura per l’accesso al lavoro agile. L'accordo individuale che semmai ne scaturirà avrà una durata di 6 mesi prorogabile fino all’Aprile 2023. Intanto, per consentire la conclusione delle procedure, è stata disposta una proroga generalizzata degli accordi esistenti fino al 15 Maggio.