Il punto sulle opere e sugli edifici restaurati o da ricostruire in Umbria dopo la crisi sismica del 2016 è stato fatto in occasione del primo anniversario della scossa che squassò il centro Italia devastando le terre al confine tra Lazio, Umbria e Marche.
Nello specifico, in Umbria sono stati 35 gli edifici storici messi in sicurezza per una spesa già finanziata di oltre quattro milioni di euro. Si è poi lavorato sul recupero di 5.300 beni mobili prelevati dalle chiese che hanno subito crolli. I dati sono stati forniti da Marica Mercalli, soprintendente ai Beni culturali. La soprintendente ha anche detto che sul recupero di 120 dei beni mobili prelevati dallechiese hanno lavorato i restauratori dell'Istituto diconservazione, restauro e ricerca di Firenze.
"Il patrimonio artistico - ha detto - è tutela della storia, delle radici e delle tradizioni e l'attaccamento che ha dimostrato la comunità verso di esso, è proprio il senso dellavoro che abbiamo svolto".