Una delegazione composta da cinque ragazze attorno alle 12 è stata ricevuta dalla preside del liceo artistico di via San Gallo, che ha ribadito quanto detto ieri a poche ore dallo sgombero forzato deciso dalla questura.
"Ha detto di non essere stata lei a chiedere lo sgombero - hanno raccontato i ragazzi dopo l'incontro - ma ha anche detto di essere d'accordo perchè lei è per la legalità".
Dal canto loro, invece, i ragazzi si sono detti furiosi per due motivi: l'aver trovato questa mattina il liceo chiuso per un collegio docenti straordinario ma soprattutto difeso da un cordone di poliziotti e carabinieri. E non aver ricevuto risposta alle loro richieste.
"Noi vogliamo strutture adeguate a un liceo artistico - hanno spiegato i ragazzi -. I laboratori cadono a pezzi, i chiostri sono usati come depositi e siamo costretti a fare la spola tra San Gallo e il plesso di Santa Croce".
"L'unica concessione ce l'ha fatta Nardella - hanno detto - che ha promesso di ritinteggiare la facciata della scuola. Ma a noi della facciata non importa. Noi facciamo lezione dentro".