Cronaca

Ladri scoperti dal vicino è caccia al fuggitivo

Volevano approfittare dell'assenza dei proprietari a Ferragosto, l'allarme è stato lanciato da un vicino che ha visto un uomo arrampicarsi al balcone

La polizia ha sventato un colpo in un’abitazione di Firenze, in via Cirillo, ed ha arrestato sul fatto un cittadino albanese di 24 anni, già noto e ricercato per reati simili.

Intorno alle 2.00 di notte due persone sospette sono state notate da un cittadino vicino al portone di una casa: mentre uno faceva da palo, l’altro si è arrampicato sulla cassetta delle poste, saltando poi su un balcone dove ha cominciato ad armeggiare sulla persiana. Il tempo della segnalazione al 113 e le volanti della Questura di Firenze, coordinate dalla Sala Operativa, sono entrate in azione raggiungendo la zona a fari spenti da parti opposte, tagliando così ogni via di fuga ai malviventi.

Lo scassinatore, con il volto travisato da uno scaldacollo, con un balzo si è lanciato giù dal balcone ed ha cominciato la fuga inseguito a piedi dagli agenti. La corsa è proseguita fino a via Borghini dove l’uomo è stato raggiunto dai poliziotti e, nonostante la reazione a calci e pugni, è stato bloccato. Un poliziotto è rimasto lievemente contuso con una prognosi di 8 giorni. L’arrestato aveva addosso un grosso cacciavite, una torcia, uno scaldacollo e un guanto. 

Nel frattempo, approfittando del trambusto, il complice è salito a bordo di una monovolume nera ed ha provato a lasciare il luogo del delitto, ma ha abbandonato il mezzo ed è scappato a piedi, dileguandosi nella notte. L’auto era stata rubata circa un mese fa a Borgo San Lorenzo durante un altro furto in abitazione. Dall’abitacolo sono saltati fuori due grossi piedi di porco, una smerigliatrice professionale con dischi da taglio e guanti da lavoro.

L’arrestato era già noto proprio per reati contro il patrimonio e pendevano su di lui ben due catture: era ricercato per espiare una condanna definitiva disposta dal Tribunale di Pordenone ed una misura di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Treviso. Gli inquirenti sono ora alla ricerca del complice, e non escludono che la coppia possa aver agito in altre abitazioni fiorentine.