Attualità

La zona franca di via Paisiello

La strana storia dell'ex deposito ferroviario di via Paisiello, un'enorme area dismessa e in degrado a due passi dalla Leopolda renziana

Un'area vastissima, composta da capannoni, binari di servizio e sale macchine. Abbandonata e lasciata all'incuria per anni, è col tempo diventata, come spesso accade nelle città, ricovero di disperati e senza fissa dimora, zona di spaccio e di consumo di sostanze.

Eppure siamo a pochi passi dal nuovo teatro dell'Opera, che si staglia sopra le archeologie industriali abbandonate e spoglie, proprio dietro alla ex stazione Leopolda, teatro di eventi internazionali e del successo politico di Matteo Renzi, e a ridosso delle nuove zone residenziali di Porta al Prato.

Sono proprio i residenti del rione a lamentare l'invivibilità della zona che oltre ai problemi ordinari di viabilità e parcheggio sii ritrova questo enorme spazio, con potenzialità infinite, ridotto a dormitorio abusivo e vera e propria latrina a cielo aperto. Le loro istanze sono state raccolte dai rappresentanti di Fratelli d'Italia in consiglio comunale.

"Una persona che attraversava i binari - dice Giovanni Gandolfo, coordinatore cittadino Fratelli d'Italia - ci ha riferito che qui dormono abitualmente una ottantina di persone, compresi bambini e ragazzi. Chiederemo tramite il nostro consigliere comunale spiegazioni alla giunta Nardella e di intervenire per tutelare i cittadini". "Se non venisse fatto nulla - aggiunge - proporremo una raccolta firme tra residenti della zona e cittadini, perchè un posto del genere non è degno di una città civile".