Attualità

“Firenze la vuole” ma Isozaki divide la città

Palazzo Vecchio sostiene la direzione delle Gallerie degli Uffizi nella volontà di portare a completamento l'opera della copertura su piazza del Grano

Realizzare la Loggia di Isozaki oppure no? Nelle ultime ore l'ipotesi di poter portare a compimento il progetto dell'archistar Arata Isozaki si è fatta concreta. “Firenze vuole il completamento del progetto” è quanto sostiene l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi che ha giudicato positiva l’apertura da parte del ministro Dario Franceschini. 

La decisione di dare seguito, dopo 20 anni all'esito del concorso internazionale bandito per disegnare una nuova uscita per i Grandi Uffizi, divide però la città che si è espressa con pareri tra loro molto distanti.

“Ritengo che ci siano tutti gli estremi per poter proseguire in un progetto coerente e di qualità. A tal proposito ricordo che Isozaki, protagonista della scena architettonica mondiale, ha vinto quest’anno il prestigioso Pritzker Prize, il cosiddetto Nobel per l'architettura. Il progetto della Loggia potrà essere aggiornato e attualizzato insieme a lui ma l’opera deve essere finita. In città negli ultimi cinque anni abbiamo dimostrato che i cantieri si aprono ma soprattutto si chiudono, a partire dalla nuove due linee di tramvia e dalla rigenerazione di 17 spazi culturali, dal museo Novecento alla Manifattura Tabacchi, dal Niccolini al Memoriale di Auschwitz, dalla Palazzina dell’Indiano alle ex Scuderie alle Cascine. Firenze non è e non deve essere la città del non-finito. Se c'è un ‘partito’ del quale mi sento di fare parte è quello del contrasto al non-finito, quello di chi dimostra che le opere, anche quelle più ambiziose, si possono completare con successo” questo il parere di Palazzo Vecchio affidato alle parole dell'assessore alla Cultura.