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La voragine spacca maggioranza e opposizione

Bufera in conferenza dei capigruppo a Palazzo Vecchio per la bocciatura del Consiglio comunale straordinario sul disastro del lungarno Torrigiani

La richiesta era arrivata subito dopo il crollo sul lungarno Torrigiani. Ad avanzarla, Movimento 5 Stelle, La Firenze Viva e Fratelli d’Italia. Ma il Consiglio comunale straordinario non si farà. La discussione sulla frana che ha inghiottito la strada e le auto e su quei tubi che si sono rotti sarà un normale punto all'ordine del giorno della seduta, il primo a essere discusso. 

“E’ stato stabilito, con la presidente Biti, di far svolgere un ampio dibattito non contingentato. Quindi – spiega la vicecapogruppo Pd Francesca Paolieri – tutti i consiglieri avranno tutto il tempo che desiderano per parlare del cedimento avvenuto in lungarno Torrigiani. Del resto le minoranze si sono presentate in Conferenza dei Capigruppo senza una proposta unitaria. Sono state ampiamente discusse ed analizzate tutte le ipotesi messe in campo ma nessuna è stata sposata all’unanimità".

"Il Consiglio comunale – prosegue la Vice Capogruppo PD Paolieri – ha altri atti molto importanti da discutere tra cui una comunicazione dell’assessore Giorgetti sui lavori della Tramvia e le aperture dei nuovi cantieri".

Proprio questo, però, non è andato giù alle opposizioni. “Usciamo dalla riunione dei capigruppo profondamente delusi, rammaricati e affranti da quanto imposto dal Partito Democratico sull’ordine del giorno del consiglio comunale di lunedì prossimo. Un consiglio che, a differenza di come avevano richiesto tutte le opposizioni, non sarà dedicato a commentare e discutere di quanto accaduto in Lungarno Torrigiani, ma si svolgerà nella maniera consueta, dando la medesima importanza alla voragine che ha distrutto 200 metri di lungarno e alla delibera con la quale si assegnano strutture comunali ad affitto agevolato ad alcune associazioni, o a quella con la quale il Pd spende 4,5 milioni di euro per comprare la Leopolda", ha commentato il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale, Francesco Torselli.

A fargli eco, la consigliera di Alternativa Libera Miriam Amato che ritiene "un gesto offensivo paragonare la gravità dell’accaduto alla normale amministrazione, fra l’altro sarebbe stato interessante ascoltare anche il presidente di Publiacqua, ma la cosa non è stata accolta né dalla giunta né dal Pd”.

Per Cristina Scaletti de La Firenze libera, Firenze è stata "sfregiata da un 'gran rifiuto'. Avevo chiesto quello che mi sembrava un'ovvietà. E invece no, richiesta eccessiva per il Pd. In fondo che differenza c'è tra l'acquisto della Leopolda, il traffico generato dai cantieri della tramvia, e Firenze che sprofonda? Tutti i quotidiani internazionali titolano infatti: “Firenze e la Leopolda: finalmente unite”.