Attualità

La street art entra nel carcere

Sta per essere terminato il grande murale intitolato "La scritta che buca" dipinto dall'artista Nico Lopez Bruchi insieme ai detenuti del Gozzini

Un murale per la casa circondariale Mario Gozzini, si intitola 'La scritta che buca' e sarà inaugurato nelle prossime settimane.

Il progetto della cooperativa Cat, cofinanziato dalla Fondazione Cr Firenze e dal Comune, ha visto protagonisti l’artista Nico Lopez Bruchi e i detenuti del Gozzini che hanno dipinto non solo un murale sui 100 metri della facciata principale esterna ma anche gli spazi interni che ospitano la didattica. Al Gozzini i lavori erano cominciati alla fine del mese di novembre.

“Sono particolarmente felice di questa nuova opera d'arte urbana, che arricchisce la nostra città – ha dichiarato l'assessore Guccione – perché costruita a partire da una coprogettazione fra collettivo Edf crew e detenuti. Un opera che, immaginando un percorso di redenzione ricco di simboli come il viaggio, la meta e l'equilibrio, sottolinea il valore sociale e educativo dell'arte”.