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La Regione boccia l'inceneritore di Case Passerini

Al termine della conferenza dei servizi del 28 Gennaio l'ultima richiesta di rinnovo dell'autorizzazione presentata da Q-Thermo è stata respinta

La Regione Toscana ha respinto l'ultima richiesta avanzata da Q-Thermo per rinnovare seppure in modo parziale l'autorizzazione integrata ambientale per costruire e mettere in esercizio il nuovo termovalorizzatore di Case Passerini.

"Q.tHermo chiedeva di ottenere una nuova Autorizzazione tralasciando il motivo che aveva determinato l’annullamento definitivo della Autorizzazione in Consiglio di Stato, ossia la questione della mancata realizzazione delle opere di compensazione ambientali (i cosiddetti Boschi della Piana - si legge in una nota dell'associazione Mamme No Inceneritore - La direzione ambiente ed energia della Regione ha affermato che l’istanza non può essere accolta in quanto “il progetto presentato non contiene, in relazione a quanto eccepito dal Consiglio di Stato, un progetto per la realizzazione in tempi e modi certi delle opere di mitigazione che determino gli effetti auspicati dalla VIS (Valutazione di Incidenza Sanitaria) del 2005, né una rivalutazione complessiva della situazione ambientale e sanitaria della Piana che tenga conto degli effettivi cumulati derivanti dall’eventuale sviluppo infrastrutturale nell’area.”

"La direzione ambiente ed energia afferma inoltre che una nuova istanza dovrà prevedere, oltre ad una nuova VIS, un piano per un bosco vero e proprio già in grado all’accensione dell’impianto di assorbire le emissioni; un bosco adulto, quindi, che necessita di molti anni di accrescimento" prosegue la nota.

"Dopo lo stop giudiziario e lo stop dei finanziatori, arriva quindi anche lo stop tecnico/autorizzativo - si legge ancora nel comunicato delle Mamme No Inceneritore - A questo punto manca solo lo stop politico, ossia lo stralcio dell’inceneritore di Firenze dalla programmazione regionale e di ambito. Come abbiamo già richiesto più volte, ribadiamo che per noi l’inceneritore di Firenze deve uscire dal Piano Regionale dei Rifiuti e dal Piano di Ambito di Ato Toscana Centro. Chiediamo a tutti i Comuni dell'ATO Toscana Centro di attivarsi per sciogliere la convenzione tra Ato Toscana Centro, Quadrifoglio (ora Alia) e Qthermo, visto che la società di scopo Q.tHermo non possiede il requisito principale, ossia il titolo abilitativo alla costruzione e all’esercizio dell’impianto".

Il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi, promotore del ricorso che ha bloccato la costruzione del termovalorizzatore, ha commentato positivamente il no all'impianto della Regione.

"Sono molto soddisfatto della decisione della Regione - scrive Fossi in una nota - I motivi sono esattamente quelli che abbiamo sollevato con il ricorso del Comune che ha portato al primo stop: non c'è traccia delle opere di mitigazione, non ci sono tempi certi, tutto troppo confuso. L'aspetto però più interessante, perché mette una pietra sulla questione, è il cambio di linea della Regione che, per bocca del presidente Rossi, ha detto che, alla luce di considerazioni aggiornate sugli aspetti sanitari e ambientali, l'opera è di fatto inutile. Bene. Lo diciamo da tempo". 

"Speriamo si sia chiusa una vicenda che dura da troppi anni - conclude il sindaco - e che la Regione costruisca un piano per la gestione dei rifiuti che superi finalmente del tutto le previsioni di nuovi impianti nella Piana. Noi dal canto nostro non vogliamo passare come quelli dei no: ad esempio stiamo facendo un grande lavoro per la riduzione dei rifiuti e la differenziata che, con l'introduzione del porta a porta, ha raggiunto livelli superiori al 70 per cento".