Attualità

La prima volta del G7 della cultura

Il vertice di Firenze del 30 e 31 marzo è l'ultima tappa di un percorso iniziato con la proposta italiana di creazione dei 'Caschi blu della cultura"

Manca poco al vertice che vedrà riuniti gli stati del G7 riuniti attorno a un tavolo nel capoluogo toscano per condividere, per la prima volta, un documento comune sui valori universalmente riconosciuti riguardo al patrimonio culturale. 

Si tratta di un appuntamento che arriva al termine di un percorso iniziato nel 2015 quando il ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, nel corso di un'intervista rilasciata al quotidiano inglese 'The Guardian', auspicò la formazione di una forza di pace delle Nazioni Unite che proteggesse i siti del patrimonio mondiale messi a rischio dallo Stato Islamico. E ' da allora che la volontà di creare i 'Caschi Blu della Cultura' è stata inserita nell'agenda nternazionale. 

La prima sede in cui sull'argomento è stata svolta una discussione esaustiva è stato il vertice dei ministri della cultura del 31 luglio e del 1 agosto 2015 a Expo. Lì 83 Paesi hanno sottoscritto la 'Dichiarazione di Milano' con una ferma condanna della violenza contro il patrimonio culturale. Poi è stata la volta dell'Assemblea Generale dell'Onu, fino alla formalizzazione a Parigi con l'approvazione da parte del Consiglio Esecutivo Unesco della proposta italiana di costituzione di task force nazionali per la difesa del patrimonio culturale in aree di crisi. 

Pochi mesi dopo è stato firmato, alla presenza del direttore generale Unesco Irina Bokova, l'accordo per la nascita della task force italiana #Unite4Heritage, sottoscritto a Roma il 16 febbraio 2016 con l'allora ministro degli Esteri e attuale presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.