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La piazza murata, da 15 anni un caso senza uscita

Non bastano i 15 anni già trascorsi, il caso è ancora fermo a Palazzo Vecchio. Gli aggiornamenti dai consiglieri comunali che seguono la vicenda

L'abbattimento del muro tra piazza Nannotti e via De Sanctis slitta ancora, è quanto emerso dall'ultimo incontro sulla vicenda che da oltre 15 anni appare irrisolvibile. Il caso ha coinvolto più sindaci ed altrettante Giunte per non parlare di residenti e comitati civici ma non ha trovato ad oggi una via di uscita.

"I tempi annunciati oggi in aula proiettano il completamento dei lavori, promessi nel lontano 2008, all'anno prossimo, sempre che tutto proceda senza intoppi" così Dmitrij Palagi, Antonella Bundu, Lorenzo Palandri e Francesco Gengaroli che da Palazzo Vecchio e da Vialla Arrivabene - Quartiere 2 - seguono la vicenda dopo avere ricevuto il testimone dagli ex consiglieri Tommaso Grassi e Giacomo Trombi.

L'ultimo ostacolo sarebbe un esproprio, e c'è da approvare una variante

"Non sarebbe stato possibile trovare l'accordo bonario con un istituto bancario - spiegano i consiglieri Bundu e Palagi - Stiamo parlando di un'area della città su cui si erano consumati annunci e fatte promesse nel 2008. Avevamo ottenuto l'approvazione unanime di un ordine del giorno ad aprile del 2022, ma probabilmente non vedremo in questa consiliatura la fine della vicenda. Infatti entro il mese di Marzo si conta di portare in Giunta e Consiglio la relativa variante urbanistica da approvare e solo a quel punto partiranno le procedure per l'esproprio. Nel frattempo va avanti il progetto esecutivo e poi dovrà partire la fase dell'affidamento dei lavori. Insomma, pare possano non bastare 15 anni, per un'idea ritenuta positiva da tutte le parti politiche. Un clamoroso caso di ritardo" hanno concluso Bundu e Palagi.

"Ma chi ha sbagliato?" è questa la domanda che si fanno i residenti che hanno assistito alla trasformazione dell'ex deposito di Ataf nel parcheggio multipiano gestito oggi da Firenze Parcheggi.

L'abbattimento del muro, oggi elemento cardine della vicenda e ostacolato dalle problematiche tecniche segnalate dai consiglieri, appare in effetti come una variante, ma non urbanistica bensì storica. A pensarlo sono soprattutto coloro che nei primi anni 2000 firmarono la petizione civica che chiedeva di non fare il parcheggio.

Il degrado della piazza, mai considerata come tale poiché chiusa su tre lati, sarebbe stato attribuito solo nel corso degli anni alla mancanza di un collegamento tra via Piagentina e via De Sanctis e dunque alla presenza del muro. 

Il muro c'era già quando è nata la piazza. Ecco i residenti temono che questo particolare sia sfuggito al dibattito politico degli ultimi 15 anni.