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La pensilina incompresa che mette in ombra la stazione

Una volta era un fiore all'occhiello dell'architettura moderna, una infrastruttura all'avanguardia e un biglietto da visita per chi arrivava a Firenze

Firenze e le pensiline vivono oggi un rapporto di amore ed odio, esempio emblematico è la pensilina della stazione centrale, opera degli anni '30 firmata da uno studio di architetti all'avanguardia per l'epoca.

Da 4 anni sono in corso i lavori di ripristino della copertura e lo scorrere del tempo alimenta a tempi alterni il dibattito sulla opportunità o meno di accelerare i lavori o di sospenderli fino a mettere in discussione l'utilità della struttura talvolta paragonata all'opera di Torlado di Francia, abbattuta 13 anni fa.

Era l'estate del 2019 quando una porzione del mosaico è crollata, per la precisione era la notte tra il 25 ed il 26 Luglio ed in quel momento non passava nessuno.

Il crollo della pensilina

Da allora i fiorentini passano, osservano, attraversano la selva di tubi e paratie per prendere il treno o il tram e borbottano, alcuni fotografano. Ma fotografano da sotto e da fuori dove il cantiere ha fatto tribolare il trasporto su gomma, corrieri, pendolari e parenti e amici diretti alla stazione.

Un biglietto da visita che mette in ombra gran parte delle migliorie apportate in questi anni come il recupero della galleria commerciale grande e del tunnel passante che collega via Nazionale e l'Unità italiana e dove in queste ore è stata inaugurata la nuova galleria virtuale.

Per comprendere la reale funzione della pensilina occorre tornare indietro nel tempo e chiediamo aiuto ancora una volta allo straordinario archivio di Vecchia Firenze Mia.

Come era

Come mostrano le foto d'epoca sotto la pensilina, sul lato Valfonda, passavano carrozze e automobili in modo tale che i viaggiatori potessero uscire e recuperare i bagagli restando al coperto, come ancora avviene sul lato della piazza dove sostano i taxi.

Con il passare del tempo l'area è stata chiusa al transito perdendo gran parte della sua utilità e completamente il suo fascino.

Le altre pensiline

Prima della pensilina del Michelucci a scatenare discussione fu la pensilina di Toraldo di Francia datata Italia '90 e abbattuta nell'estate del 2010. Ma si dibatte ancora oggi in città della pensilina in ghisa recuperata integralmente davanti al Mercato di San Lorenzo che non sarebbe sfruttata a dovere ridotta ad una mera rastrelliera e delle pensiline che corrono attorno ad un altro mercato quello di Sant'Ambrogio, per finire alle pensiline della tramvia Fortezza - Bagno a Ripoli, pensate ma non approvate dalla Soprintendenza.