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La movida agita il rione e non conosce il Covid

Nuovo fine settimana di passione per i residenti fiorentini che hanno assistito alla serata scambiandosi foto e messaggi su una chat rovente

Il gruppo whatsapp di Santo Spirito è rovente fin dal tramonto, quando sul sagrato iniziano a formarsi i primi capannelli. La serata prosegue e dalle finestre i residenti seguono le mosse degli avventori che dopo aver bevuto si sono diretti verso via de' Coverelli.

"Possibile che non si possa fare nulla per impedire questa situazione?" continuano a domandarsi nel vicinato mentre chi abita all'ombra di Santo Spirito ha contato le volte che il vicolo è stato usato come Vespasiano. Tra i residenti ci sono anche titolari di attività rimaste chiuse per la pandemia, c'è chi ha visto lo stipendio ridursi o è rimasto senza per le conseguenze dell'emergenza sanitaria sul centro storico e non solo. Ma la movida resiste.

Mentre nei comuni del Fiorentino i sindaci lanciano appelli ai giovani per invitarli a rispettare le regole e mantenere il distanziamento, indossare la mascherina ed evitare assembramenti, Firenze sembra non volere rinunciare alle abitudini, soprattutto quella del ritrovo in piazza per una bevuta.

Il monitoraggio, le foto scattate dalle finestre ed i relativi commenti sono stati accompagnati dalla solita richiesta "Se questa è la risposta dell'amministrazione allora è meglio una cancellata". Il progetto c'è già, presentato dal vicinato con tanto di materiale e mano d'opera.