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"La moschea a Sesto anche per i fedeli di Firenze"

Lo ha detto il sindaco Nardella ribadendo che per la realizzazione di quella nel capoluogo "aspettiamo che la comunità islamica si faccia avanti"

Il sindaco di Firenze Dario Nardella

Il discorso non poteva non cadere sulla realizzazione della nuova moschea su un terreno della Diocesi a Sesto Fiorentino in occasione del pranzo con i quindici rappresentanti dei diversi credo religiosi a Palazzo Vecchio. E il sindaco Dario Nardella ha ribadito la propria posizione, cioè che "la moschea di Sesto Fiorentino è un fatto positivo, per il quale si è speso con intelligenza il cardinale Giuseppe Betori, e anche noi, con la Città metropolitana abbiamo in qualche modo incoraggiato. Credo che sia una risposta più generale anche all'area metropolitana. E credo che la moschea di Sesto possa essere utilizzata anche da credenti di altri comuni, come Firenze". 

Riguardo a questo aspetto nei giorni scorsi l'imam Izzedin Elzir aveva detto che la moschea di Sesto "è per Sesto e a Firenze il lavoro va avanti". Posizione davanti alla quale il primo cittadino di Firenze ha detto di "aspettare che la comunità musulmana, in cui ho molta fiducia, si faccia avanti; ciò non toglie, però che la situazione di alcuni centri di preghiera in città a partire da quello in centro, di piazza dei Ciompi, che è praticamente un garage, debbano trovare una soluzione, un'alternativa. Con gradualità troveremo altre soluzioni che siano accolte positivamente dalla comunità. Il diritto di pregare va affermato senza imposizioni". 

L'accordo per Sesto, stipulato tra Arcidiocesi, comunità islamica e Università di Firenze, prevede che proprio la Diocesi ceda a titolo oneroso alla comunità islamica un terreno di ottomila metri quadrati in via Pasolini  su cui potrà essere costruito un edificio religioso che non potrà avere una superficie superiore ai 2.500 metri quadrati. A sua volta l'Università cederà all'Arcidiocesi un terreno di circa 2.500 metri quadrati davanti alla chiesa della Madonna del Piano su cui saranno costruiti fino a 1.250 metri quadrati di fabbricati destinati al culto.