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Intervento all'occhio per l'artificiere

Il poliziotto che ha perso una mano e un occhio dopo lo scoppio davanti alla libreria 'Bargello' è vigile e parla. Resta ricoverato al Cto

A dare notizia delle condizioni dell'artificiere di polizia Mario Vece, 39 anni, ricoverato nel reparto di terapia intensiva al Cto di Careggi dalla mattina di Capodanno quando l'ordigno esploso in via Leonardo da Vinci lo ha gravemente ferito, è il segretario del Siulp provinciale di Firenze Antonio Lanzilli: "È vigile e parla già da qualche giorno", ha detto Lanzilli.

 "Sono stato a trovarlo - ha poi aggiunto Lanzilli - e devo dire che per quello che gli è successo il suo morale è buono, sta affrontando quello che gli è accaduto nel migliore dei modi".

La sua sarà una ripresa difficile, dopo la perdita della mano e i gravi danni riportati all'occhio destro sulla cui funzionalità ancora i medici non si esprimono. 

Intanto è stato eseguito un nuovo intervento di chirurgia maxillofacciale per la ricostruzione di una parte dell'osso orbitale. L'operazione è durata circa due ore ed è servita per ricostruire parte dell'osso e dei dotti lacrimali della palpebra dell'occhio destro. L'intervento è stato effettuato da Giuseppe Spinelli, direttore della chirurgia maxillofacciale, e dal primario del dipartimento di oculistica di Careggi Stanislao Rizzo. 

Subito dopo l'intervento, nel tardo pomeriggio, il poliziotto ha ricevuto la visita del questore di Firenze Alberto Intini e di alcuni dirigenti della questura.