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La città d'arte si scopre digitale dopo il Covid

Il Comune di Firenze è entrato nella rete di sviluppo delle startup che intercetta le idee innovative da sviluppare sulle piattaforme digitali

Un accordo sancisce l’ampliamento dell’ecosistema dell’innovazione cittadino con l’ingresso del Comune di Firenze nella rete di Business Angels Network, l'associazione che intercetta le imprese a più alto tasso di innovazione sul territorio per sostenerne il percorso di crescita.

“Firenze sta investendo molto sul tema dell’innovazione - ha spiegato l’assessore all'Urbanistica Ambiente e Smart City, Cecilia Del Re - Abbiamo creato un ecosistema in grado di far crescere le startup. Ma stiamo investendo anche in infrastrutture per rendere Firenze sempre più smart: i dati sono fondamentali per costruire la città del futuro e reagire alla pandemia”.

Lorenzo Ferrara, fondatore di Open Seed e Business Angels Network ha aggiunto "La città riparte grazie agli investimenti in startup. Oggi è più che mai importante sostenere le nuove imprese che nascono sul territorio”.

Il Rinascimento post Covid passerebbe dunque attraverso le startup, è quanto è emerso allo Chalet Fontana dove i massimi esperti italiani di innovazione sono stati riuniti da Open Seed, la società nata nel 2016 a Firenze per mettere in contatto giovani imprenditori e sviluppatori per finanziare startup selezionate principalmente in Toscana.

"C’è una nuova cultura dell’innovazione - ha detto Massimo Ciaglia, CEO di Grownnectia - oggi c’è più fiducia”. “È difficile individuare un progetto veramente innovativo. Pensiamo ad Amazon - ha aggiunto Roberto Magnifico, mentor in Luiss EnLabs e consigliere di amministrazione e socio di LVenture Group - nato come canale di vendita di libri”. “Nei prossimi 24 mesi gli investimenti saranno concentrati sui settori che sono stati spinti dalla pandemia, dalle life sciences al digital fino all’ecommerce. Altra grande frontiera è quella dell’intelligenza artificiale - è stata la previsione di Francesco Cerruti, direttore generale di VC Hub Italia, associazione dei gestori dei principali fondi italiani di Venture Capital.

Tra le startup che saranno finanziate con questa operazione ci sono i giovani di Fakebusters, app di fact checking nata sui banchi di scuola da due compagni di liceo per smascherare le fake news in rete, i contadini a portata di click di Genuino.Zero, che consegna una spesa buona ed etica a domicilio, i robot che igienizzano gli ospedali e aiutano anche i pazienti in isolamento a fare le videochiamate di Co-Robotics, spin off del Sant’Anna di Pisa, i pasti sani e bilanciati per la “schiscetta” da ordinare online di Mio Meal, ma anche Tips Here, applicazione che promette di trasformare tutti in agenti immobiliari freelance, e MyRa, servizio di consulenza finanziaria indipendente, a basso rischio e costi accessibili, naturalmente online.

La fiorentina Treedom oggi vanta un fatturato da 9,3 milioni di euro, CleanBnB, società attiva negli affitti brevi è passata da 5 a oltre mille appartamenti gestiti e da 40mila a 4 milioni di euro di fatturato.