Attualità

La cavalcata dei Magi

​Centinaia di persone hanno assistito al corteo dell'Epifania al quale hanno partecipato anche le comunità etniche nei loro costumi tradizionali

La cavalcata dei Magi si ispira a un’antica e gloriosa tradizione fiorentina del Seicento quando a Firenze una compagnia di laici intitolata ai Santi Re Magi organizzava un fastoso corteo detto “Festa de’ Magi”. 

Della compagnia fecero parte i maggiori componenti della famiglia dei Medici e per questo, quando furono cacciati da Firenze nel 1494, la sfilata fu soppressa. In seguito la Cavalcata dei Magi subì varie trasformazioni, perdendo progressivamente il suo carattere religioso fino a estinguersi.

Recuperata dall’Opera di Santa Maria del Fiore in occasione dei festeggiamenti per i 700 anni dalla posa della prima pietra della cattedrale di Santa Maria del Fiore e della fondazione dell’Opera stessa, la manifestazione, giunta alla 19ma edizione dell'epoca moderna, è stata realizzata in collaborazione con il Comune di Firenze e la partecipazione dei Comuni della provincia.

Il solenne corteo, composto da circa 700 figuranti, con i Re Magi a cavallo in sontuosi abiti di seta ispirati a quelli dell’affresco di Benozzo Gozzoli, è partito da piazza Pitti. Per il quinto anno consecutivo, hanno sfilato con i loro abiti tradizionali anche i rappresentanti di alcune comunità etniche presenti a Firenze come il Perù. Presenti all manifestazione il cardinale Giuseppe Betori, il sindaco di Firenze Dario Nardella, e per l'Opera del Duomo Timothy Verdon, direttore del Museo.

La “Cavalcata dei Magi” originariamente si teneva con periodicità triennale e dal 1447 ogni cinque anni.