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La bicicletta rimossa a sorpresa può costare cara

Martellanti gli avvisi da parte del Comune di Firenze per i ciclisti che occupano le rastrelliere oggetto degli interventi straordinari di pulizia

"Attenzione ai divieti e alle rimozioni" è quanto ripetuto nelle ultime ore dall'assessorato alla Mobilità del Comune di Firenze per evitare spiacevoli rimozioni a sorpresa. Per rientrare in possesso del mezzo rimosso sulla pubblica strada è necessario, infatti, recarsi personalmente e a proprie spese in depositeria dove effettuare il riconoscimento della bicicletta e firmare il verbale della polizia municipale. 

La rimozione dei veicoli comporta una spesa di 43 euro, oltre all'acquisto di un nuovo lucchetto poiché il precedente è stato tagliato, un costo che rischia di incidere sul valore della bicicletta che resta in deposito mentre il proprietario preferisce acquistarne un'altra di seconda mano, magari aspettando nuovamente la bella stagione.

In passato, durante il primo giro di pulizie straordinarie organizzato nel 2019, alcuni ciclisti si sono trovati a rincorrere le biciclette appena rimosse, in alcuni casi già caricate sul mezzo e pertanto destinate oramai alla depositeria. Chi è riuscito nel recupero si è comunque rammaricato per la distruzione del lucchetto. Nel carico possono finire anche biciclette tenute bene ma inutilizzate per lunghi periodi e poi dimenticate. Non è insolito ed emerge dall'esperienza dei ragazzi di Piedelibero della Cooperativa Ulisse che riparano e rivendono i mezzi abbandonati per almeno 18 mesi in depositeria, a tal proposito la Cooperativa spiega a QUInewsFirenze che "Siamo bersagliati telefonicamente da gente che pensa che la bicicletta rimossa o rubata venga solo censita in depositeria e, dopo pochi giorni, donata a noi. Gente cui la bici è stata rubata da una settimana ci telefona per sapere se ce l'abbiamo e ci manda la foto. Non è così, si tratta di almeno un anno e mezzo di attesa".