Arte

Ironicon

Tra ferro e ironia, le iconiche creazioni di ABarchitects in mostra a Eclettico Spazi d'arte. Dal 30 novembre al 20 dicembre.

Se si pensa al recupero di mobili e arredi d'antan, si pensa di solito allo shabby chic, lo stile del “finto trasandato” che ha ormai invaso più di uno spazio, o del neo-modernariato, che scimmiotta stilemi del passato per portarli nel presente. In molti casi, il risultato di questi sforzi è un artificio facilmente percepibile e quasi oppressivo nei confronti dell'interlocutore, sia egli il visitatore di uno spazio arredato o colui che intende abitarlo.

Ironicon è l'opposto. Perché se la partenza concettuale è comune – si muove anche in questo caso dall'idea di dare nuova vita a mobili e arredi in disuso – il percorso è del tutto diverso. Qui si smontano completamente i “pezzi” per ricomporli in maniera del tutto originale, con un'appropriazione di icone del passato che diventano mezzi espressivi per costruire una visione che va oltre il tempo, verso l'assoluto. Il tutto tenendo come perno un "iron" che è allo stesso tempo la solidità del ferro e la radice dell'ironia, la leggerezza necessaria per creare.

Lo studio sui materiali, l'ingegnerizzazione dei progetti, la capacità di mescolare industriale e artigianale sono frutto di studio, di attenta progettazione e di una visione lunga, capace di mescolare arte visiva (Rotko) e matericità (il marmo sembra pelle, a toccarlo). Il risultato sono pochi pezzi, ognuno dei quali avrebbe bisogno di uno spazio a se stante, tanto sono potenti e capaci di “parlare” all'interlocutore. Ognuno di loro ha un'identità unica che narra la sua storia (da dove viene), ma che si proietta nel futuro (dove vuole andare), in un gioco di rimandi spazio temporali che conquistano.