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Ira degli avvocati messi alla porta dal Covid

Un appello nazionale, quello lanciato dagli avvocati di Firenze, in occasione della cerimonia per la inaugurazione del nuovo anno giudiziario

Riportare gli avvocati nelle aule dei tribunali, è il messaggio lanciato dal presidente dell’Ordine degli Avvocati di Firenze, Giampiero Cassi, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2022 nel distretto della Corte di Appello di Firenze. 

L’Ordine ha chiesto di interrompere l’allontanamento degli avvocati dalle aule di giustizia e la ripresa delle normali attività, nel rispetto delle misure di sicurezza per il contrasto alla diffusione del Covid.

Il presidente ha sottolineato “la sgradevole sensazione che qualcuno non si dolga del fatto che questa situazione abbia allontanato gli avvocati dalla aule di giustizia” che “trova proseliti, anche a livello governativo e ministeriale, perché è obiettivamente incomprensibile il motivo per il quale, nonostante che il D.L. n. 221/2021 del 24 Dicembre 2021 abbia prorogato lo stato di emergenza fino al 31 Marzo 2022, con il successivo D.L. n. 228/221 del 30 Dicembre 2021, il cosiddetto decreto mille proroghe, sia stato disposto che per i processi civili e penali le disposizioni emergenziali varranno fino al 31 Dicembre 2022”. 

Sul fronte del green pass "Pur comprendendo i motivi che hanno indotto il Governo a introdurre l’obbligo del green pass anche per gli avvocati - ha aggiunto Cassi - la disposizione che sembrerebbe negare a priori la sussistenza del legittimo impedimento nel caso in cui l’avvocato che ne sia sprovvisto non possa partecipare all’udienza ed esercitare il diritto di difesa, garantito costituzionalmente, non tiene conto che egli assolve ad una funzione di rilievo costituzionale, nonché del fatto che tale mancanza, come ci dicono le cronache, potrebbe essere dipesa non dalla volontà dell’avvocato, bensì da serie motivazioni o da meri ritardi burocratici".