Attualità

Invasione di taxi per aiuti contro la crisi Covid

Mobilitazione nazionale per presentare ai prefetti le richieste della categoria al fine di ottenere un pacchetto di aiuti economici e sgravi fiscali

I tassisti hanno acceso i motori ed hanno invaso le strade per protesta, con l'obiettivo di incontrare i prefetti e chiedere al Governo un pacchetto di sostegni economici e sgravi fiscali.

Tante auto ferme in strada e nessuna chiamata, è stata questa la pandemia per i tassisti. Oggi un serpentone di auto ha sfilato anche per le vie del capoluogo toscano nella giornata della mobilitazione nazionale del settore indetta dalle sigle Acai, Cna, Confartigianato, Fast Consal, Legacoop, Sna Casartigiani, Silt, Tras, Unica, Uri ed Uritaxi.

Sono state convocate presso tutte le Città italiane assemblee di categoria, con presidi e richieste d’incontro al prefetto e enti locali per presentare al Governo la richiesta di "Un fondo di 800 milioni di euro per l’anno 2021. Sospensione e proroga di mutui, leasing e finanziamenti. Anno bianco fiscale e contributivo per gli anni 2021 e 2022. IRPEF, pagamento solo dei saldi di Giugno esclusi gli acconti di Novembre. INPS, contributi figurativi per l’intero importo, valido anche ai fini del calcolo della pensione maturata. Irap, esenzione dell’imposta in ragione del venir meno della condizione di “stabile organizzazione di impresa” in quanto i centralini hanno di fatto azzerato la loro funzione. Inail, esenzione del premio. Sinistrosità azzerata in ragione della riduzione quasi totale delle percorrenze chilometriche. Semplificazione procedure da parte dei comuni per l’utilizzo voucher taxi con ampliamento dell’utilizzo a favore di personale sanitario e popolazione da vaccinare. Ecobonus per l’acquisto di autovetture elettriche. Modernizzazione del servizio, aumento della sicurezza, riduzione delle emissioni in atmosfera. Iva 4% sui veicoli attrezzati per trasporto disabili, con qualsiasi alimentazione. Reintroduzione della detassazione delle accise sui carburanti".

Nella primavera 2020 hanno accusato immediatamente il contraccolpo della chiusura dei confini e la scomparsa dei turisti. A Firenze le compagnie si sono attivate per la sanificazione delle vetture e per la separazione del posto guida dai passeggeri. Durante il primo lockdown hanno tenuto duro rivolgendo un messaggio alla città "Non molliamo, abbiamo superato anche l'Alluvione" e si sono resi disponibili per fare i fattorini per le merci ad iniziare dalle medicine e per il trasporto presso gli ambulatori.