Attualità

"Per le biciclette le nuove piste non bastano"

Secondo gli ingegnieri fiorentini alla città ciclabile non servono solo tracciati ma anche rastrelliere e integrazione col trasporto pubblico

Bene le nuove piste ciclabili e l'idea di bicipolitana, ma non basta. Lo affermano gli ingegneri fiorentini attraverso il loro ordine, sottolineando la necessità di un maggior numero di rastrelliere per la sosta, collegamenti migliori, e integrazione col trasporto pubblico locale. Insomma: fatte le piste, bisogna rendere possibile e semplice percorrerle ecco. 

L'ordine degli ingegneri della provincia di Firenze interviene così alla luce del via libera della giunta comunale alla realizzazione di 6 nuovi chilometri di pista ciclabile dalla zona di Castello a Ponte a Greve, e da Careggi a Torregalli, con un investimento di 2,6 milioni di euro. 

"Vediamo con favore ed interesse - spiega Fiorenzo Martini, coordinatore della commissione mobilità, trasporti e infrastrutture dell'ordine - tutti gli interventi che facilitano la mobilità sul territorio e limitino circolazione e sosta delle macchine in città, a partire dall’impiego di servizi di Tpl e di mezzi, anche di proprietà, da utilizzare in un sistema integrato di infrastrutture e servizi agevolmente utilizzabile". 

Tuttavia, affermano i professionisti, per facilitare davvero l'uso della bici a Firenze c'è bisogno di tutta una serie di interventi collaterali, a livello di servizi dedicati alle due ruote ma anche di comunicazione.