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Infuriati per l'autovelox ma il limite c'era già

Il nuovo impianto per il controllo della velocità con postazione fissa rileva un limite di velocità già esistente che tanti però non conoscevano

Il nuovo impianto autovelox installato su via di San Domenico, tra Firenze e Fiesole, ha scatenato molte polemiche tra gli automobilisti che anche oggi si sono scagliati contro l'assessore alla Mobilità che ha annunciato altri interventi sui nuovi attraversamenti pedonali.

Perché il limite di 30 chilometri orari? Hanno domandato gli automobilisti. La replica dell'assessore è stata "Il limite c'era già e doveva essere rispettato". Un intervento lapidario e significativo che getta un'ulteriore ombra sul rispetto del Codice della Strada da parte dei fiorentini e mette gli automobilisti nella condizione di dover giustificare questa "dimenticanza".

L'assessore Stefano Giorgetti ha annunciato oggi l'installazione dei nuovi impianti illuminanti sugli attraversamenti pedonali dotati di spartitraffico e segnaletica lungo la via di comunicazione che attraversa le colline unendo gli abitati di Firenze e di Fiesole. La replica degli automobilisti non si è fatta attendere e si è concentrata esclusivamente sul nuovo autovelox a guardia del limite di 30 chilometri orari.

"La strada non si mette in sicurezza con gli autovelox e limite di velocità a 30, in salita. Né con passaggi pedonali dove non servono, dimezzano la carreggiata e vanno direttamente contro il muro, dove per almeno trecento metri non ci sono abitazioni" è questo uno dei commenti al post dell'assessore. "Giorni fa le domandai, ma non ha risposto, del perché del limite di velocità di 30 Km/h con relativo autovelox, anche in discesa. Mi può rispondere se il limite è provvisorio?". A quest'ultima domanda arriva la risposta dell'assessore "Il limite dei 30 km/h è in vigore da molto tempo, prima dell'ultimo intervento di messa in sicurezza. L'autovelox è solo uno strumento di controllo di un limite, richiesto dai residenti, che doveva essere già rispettato".