Cronaca

Inchiesta Gest, Laugaa: "Accuse che non capisco"

L’amministratore delegato di Gest, Jean Luc Laugaa, è intervenuto sull'accusa di peculato in merito alla inchiesta sulla gestione del tram fiorentino

Jean Luc Laugaa - Ad di Gest

L'inchiesta della procura di Firenze con l'accusa di peculato pesa sulla immagine di Gest, la società che gestisce il servizio della tramvia fiorentina, non lo ha nascosto l'amministratore delegato, Jean Luc Laugaa, che è intervenuto a 24 ore dalla perquisizione effettuata dalla Guardia di finanza nella sede di Scandicci. 

"Ci vengono mosse accuse che proprio non capisco - sono state le parole di Jean Luc Laugaa che ha aggiunto - non riesco a capire come una società come Gest possa fare un surplus di entrate nei bilanci”.

L'ad ha risposto alle domande dei giornalisti a margine della conferenza stampa sulla nuova gestione del trasporto pubblico locale di Autolinee Toscane, Laugaa è amministratore delegato anche di questa società. Più volte ha ripetuto ai giornalisti "sono molto triste perché Gest è una società prestigiosa" riferendosi alla immagine della sua azienda davanti ai clienti ed ai dipendenti.

Riguardo alle ipotesi di reato contestate a Gest e ai suoi vertici, Laugaa ha aggiunto “La Gest ha un unico introito legato ai chilometri percorsi. Sono risorse necessarie per far fronte alla gestione e alla manutenzione di tutta la tramvia".

Laugaa ha sottolineato inoltre “Confido nella magistratura italiana, sono convinto che riuscirà a fare chiarezza in questa vicenda. Siamo completamene disponibili a fornire tutti i documenti e le informazioni necessarie, a spiegare tutti i contratti e tutta la gestione dall’esercizio alla manutenzione della tramvia. Gest è una società che è partita da sola con tante difficoltà, e se siamo riusciti a farla funzionare, e a farla funzionare bene, è perché è sana, gestita con impegno, competenza e passione”.

Secondo l'ipotesi formulata dagli inquirenti, Gest avrebbe tentato di occultare parte dei redditi per evitare che il Comune di Firenze chiedesse di ricontrattare le condizioni di concessione del servizio.

La perquisizione della guardia di finanza è stata estesa anche alla sede di Tram Spa. Nell'inchiesta il Comune di Firenze figurerebbe come parte lesa.