Cronaca

In tramvia con dosi di eroina nelle parti intime

Lo spacciatore, salito sul mezzo pubblico, è stato pedinato e sorpreso dagli agenti della municipale a vendere la droga a un acquirente

Giovedì scorso gli agenti del reparto antidegrado hanno arrestato sulla tramvia un pusher al quale hanno sequestrato denaro - probabile provento dello spaccio - e 28 dosi di eroina (una ventina grammi) che aveva nascosto nelle parti intime.

L’operazione è scattata a metà mattinata. La squadra antidroga è salita sulla tramvia, spesso utilizzata dagli spacciatori per spostarsi. Alla fermata Arcipressi un uomo appena salito ha destato la loro attenzione. Insospettiti dal suo comportamento, quando è sceso alla Leopolda l’hanno seguito e tenuto d’occhio a distanza. Dopo pochi minuti è stato raggiunto da un cliente e, sotto gli occhi degli agenti, è avvenuto lo scambio denaro/droga: 40 euro per due dosi di eroina (1,27 grammi).

Immediato l’intervento della polizia municipale: l’acquirente è stato collaborativo e sarà segnalato in prefettura, lo spacciatore ha invece cercato di fuggire ma è stato bloccato dagli agenti. Risultato senza documenti, è stato quindi fotosegnalato: si tratta di un uomo di 34 anni originario della Nigeria, già noto alle forze dell’ordine. Portato nella sede del Reparto Antidegrado l’uomo è stato perquisito. 

Gli agenti hanno trovato altri 126 euro (oltre ai 40 appena riscossi) probabile provento di spaccio. Ma i controlli non si sono fermati qui. Convinti del fatto che il pusher avesse ancora della sostanza nascosta, gli agenti lo hanno accompagnato all’ospedale di Santa Maria Nuova. E dopo una serie di analisi (raggi X, tac ed endoscopia) hanno scoperto e recuperato due involucri che si era infilato nelle parti intime: uno contenente 12 e l’altro 16 dosi di quella che, dopo gli esami effettuati presso il gabinetto di Polizia Scientifica, è risultata essere 20,70 grammi di eroina.

Per l’uomo è quindi scattato l’arresto, la droga (complessivamente 21,34 grammi di eroina) e il denaro sono stati sequestrati. L’arresto è stato convalidato nel processo per direttissima: per lui è scattato il divieto di dimora a Firenze fino al processo che si terrà a ottobre.