Negli uffici della Regione Toscana si sono incontrati l'avvocato dell'azienda e la Filcams Cgil ma non è stato raggiunto alcun accordo, mentre fuori dalla sede i lavoratori, che hanno scioperato a sorpresa, erano in presidio.
Secondo il sindacato, i lavoratori non avrebbero accettato "il passaggio punitivo a condizioni peggiorative ad una società cooperativa. Tra loro ci sono un rappresentante sindacale, una persona con problemi di salute, tre lavoratori reintegrati dal giudice e non ripresi in servizio, una lavoratrice oggetto di provvedimento disciplinare".
La Filcams giudica la mossa dell'azienda "un atto grave", per cui "metteremo in atto tutte le azioni politiche, sindacali e legali per contrastare questa ingiustizia. Diciamo basta ad utilizzare lo strumento delle esternalizzazioni per disfarsi dei lavoratori ''scomodi''.