Il filo conduttore della mostra, in programma dal 27 giugno al 29 ottobre, sarà il dialogo tra ordine e caos. Un dialogo che l'artista Xhixha crea mettendo in rapporto le sue sculture dai contorni sfuggenti con le geometrie rigorose delle siepi e degli alberi di Boboli. L'artista albanese, divenuto celebre in particolare a partire dalla Biennale di Venezia 2015 ed alla London Design Biennale 2016, si è ispirato in particolare, come lui stesso ha detto, alle "grotte di cristallo di Naica in Messico, ma anche alle forme nude della natura, e ai principi dell'arte sacra".
Xhixha ha presentato la mostra insieme al direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt.
"Le opere che Helidon Xhixha sta creando per la mostra a Boboli si riferiscono in due modi all'origine rinascimentale di questo luogo straordinario - ha detto Schmidt - da un canto partono dalla concezione matematica dell'arte, come la vediamo realizzata da Filippo Brunelleschi e da Paolo Uccello, dall'altro canto rispondono all'intreccio tra arte e natura che nella Tribuna degli Uffizi e nella Grotta Grande del Buontalenti ha raggiunto vette di profonda valenza filosofica".
L'occasione della presentazione è servita anche a ufficializzare la donazione da parte dell'artista di un autoritratto scultoreo per la collezione degli Uffizi. L'opera sarà esposta dal prossimo novembre.