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Il Vaso François in trasferta a Atene

Il celebre cratere rinvenuto a Chiusi nel 1844 lascerà in via eccezionale l'Archeologico di Firenze per una mostra al museo Goulandris in Grecia

Un evento eccezionale perché è la prima volta che il celebre Vaso François lascia l'Italia. Dal  21 maggio al 5 settembre 2017, il celebre cratere, rinvenuto tra il 1844 e il 1845 in una tomba etrusca di Chiusi e da sempre vanto delle collezioni del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, sarà esposto ad Atene nel Museo Goulandris dell’Arte Cicladica, in occasione della XIV edizione di "Documenta", l’importante mostra internazionale con sede a Kassel, in Germania, che quest’anno si terrà anche nella capitale greca.

L'opera fu modellata dal vasaio Ergòtimos e dipinto dal pittore Kleitìas. Sono stati loro stessi, infatti, a firmarlo per ben due volte su ciascun lato. Il Vaso è considerato un capolavoro della ceramografia greca realizzato ad Atene intorno al 565 a.C. e decorato con un complesso e articolato programma figurativo costituito da 270 figure e arricchito da 131 iscrizioni esplicative, il tutto distribuito su nove registri e sei pannelli figurati.

Il prestito, caldeggiato anche dall’Ambasciata d’Italia in Grecia e con il coinvolgimento della Presidenza della Repubblica Greca, è stato concesso al Museo Goulandris solo per tre mesi, per la mostra dal titolo “Dialoghi Divini”. 

In cambio, uno degli sponsor privati del museo greco contribuirà con 40mila euro al riallestimento della sala e della sezione in cui il Vaso François è di norma esposto al Museo Archeologico.