Grande l'emozione quando l'imballaggio contenente il prezioso reperto è stato aperto. Sì perché la trasferta in Grecia del Vaso François è stato un evento eccezionale. Il celebre cratere, rinvenuto tra il 1844 e il 1845 in una tomba etrusca di Chiusi e da sempre vanto delle collezioni del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, è stato infatti esposto ad Atene nel Museo Goulandris dell’Arte Cicladica, in occasione della XIV edizione di "Documenta", l’importante mostra internazionale con sede a Kassel, in Germania, che quest’anno si terrà anche nella capitale greca.
Ora è tornato a casa. "Proprio la sua unicità, oltre al fatto di essere stato plasmato e dipinto ad Atene dai due artisti Kleitias ed Ergotimos, ha fatto sì che ne fosse richiesta la presenza nella capitale greca durante i mesi estivi per la mostra "Divine Dialogues". Un temporaneo "ritorno alle origini" dunque, per il nostro vaso", si legge sul profilo Facebook del Museo Archeologico di Firenze.
Il successo di pubblico è stato grande: "Quasi 40mila visitatori in 3 mesi, tra cui si annoverano università e istituti di archeologia internazionali, venuti più volte proprio per vedere dal vivo il capolavoro assoluto della pittura vascolare greca".