Attualità

“Il tramonto delle mutilazioni”, una battaglia di civiltà

Il libro dell'avvocata e attivista Nura Musse Ali lancia un messaggio per diffondere consapevolezza sul dramma delle mutilazioni genitali femminili

Nura Musse Ali

Una battaglia di civiltà, un veicolo per diffondere consapevolezza sul dramma delle mutilazioni genitali femminili, sia tra le persone direttamente toccate dal fenomeno, sia tra coloro che, a qualunque titolo, potrebbe entrare in contatto con loro o partecipare alla lotta contro questa pratica, tuttora eseguita in diversi Paesi dell’Africa e in alcuni dell’Asia e del Medio Oriente.

Questo l'obiettivo del libro “Il tramonto delle mutilazioni Le leggi necessarie per una battaglia di civiltà scritto da Nura Musse Ali, avvocata, attivista e coordinatrice del Centro regionale di riferimento per mutilazioni genitali femminili e per la chirurgia dell’apparato genitale dell'Azienda ospedaliero universitaria Toscana. Nata a Mogadiscio, in Somalia, nel 1986, si è trasferita in Italia nel 1999. A Pisa ha coltivato i suoi studi e si è laureata in giurisprudenza. Nel 2017 ha conseguito il diploma della Scuola di specializzazione per le professioni legali.

Il libro è stato presentato ieri, mercoledì 16 Aprile, a palazzo del Pegaso a Firenze alla presenza del presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, il presidente della commissione “Sanità e politiche sociali” Enrico Sostegni, il consigliere regionale Vincenzo Ceccarelli e l'assessora regionale al Sociale Serena Spinelli.

“Ho scritto questo libro sulla spinta della risoluzione 117/2021 del Consiglio regionale - ha spiegato l'autrice - che incaricava la Commissione regionale pari opportunità, di cui sono componente, di fare un’indagine sugli aspetti socio sanitari e sulle norme penali in materia. In quanto vittima di mutilazione genitale femminile e di formazione giuridica ho sentito questa esigenza naturale, mi sono sentita legittimata e in dovere di fare un approfondimento che potesse aiutare chi viene dopo dopo di noi. Ho quindi analizzato gli aspetti normativi e sanitari di questa pratica; la Toscana è stata la prima a dare una risposta importante, con la chirurgia plastica, ed è per me un onore essere qui a testimoniare questa verità, che coinvolge più persone di quante possiamo immaginare”.

Un messaggio importante, ben riassunto nella dedica del volume: “A tutte le bambine, ragazze e donne mutilate, presenti e future nel mondo. A tutte e a tutti i membri dell’XI legislatura della Regione Toscana, che hanno cooperato, con il cuore e con convinzione, nella nostra causa. A me stessa”.

Il presidente del Consiglio regionale Antornio Mazzeo ha ringraziato l’autrice per il suo “lavoro, importante, continuo e significativo, stimolo per tutti noi a impegnarci in una battaglia di civiltà. Essere al tuo fianco è fondamentale – ha sottolineato Mazzeo, rivolgendosi a Nura – ricordo che con una risoluzione del 2021 l’Assemblea regionale toscana ha invitato la Commissione regionale Pari opportunità a delineare una strategia di azione, ed oggi siamo orgogliosi di poter presentare il frutto del tuo lavoro, guardando alla centralità delle donne e delle bambine vittime di questa violenza, noi diciamo a gran voce che chi ha vissuto questa pratica deve sentirsi libera, è compito delle istituzioni far sentire una voce forte e decisa”.

“Nella nostra regione abbiamo affrontato questo importante tema a 360 gradi – ha affermato Sostegni – e dal confronto e dal dibattito politico abbiamo dato vita ad una rete di competenze mediche e legali, che hanno portato al primo centro regionale di riferimento per le mutilazioni genitali femminili e per la chirurgia dell’apparato genitale a Pisa”.

“Il nostro vuole essere un atto di denuncia di una delle violenze più aberranti che il genere femminile possa subire – ha detto Ceccarelli – insieme dobbiamo riuscire a debellare un fenomeno che non ha ragione di essere; in Toscana il centro inaugurato a Pisa può fare la differenza”.