Attualità

Il pugno nell'occhio delle barriere anti bivacco

Le ringhiere sul ponte Santa Trinita hanno sollevato le critiche degli esponenti di Forza Italia Stella e Cellai: "Brutte e si scavalcano lo stesso"

Foto facebook Maurizio Sguanci

Il problema di chi scavalca le spallette del ponte Santa Trinita per bivaccare e farsi le foto sulle 'pigne', cioè le sporgenze al termine delle campate, esiste e nessuno lo nega. Ma quelle ringhiere che sono state installate per disincentivare che intende accondiscendere alla pericolosa bravata non hanno entusiasmato. Anzi. A criticarle sono stati subito il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana Marco Stella e il capogruppo comunale di Forza Italia in Palazzo Vecchio Jacopo Cellai: "E così dopo lo spartitraffico in cemento, realizzato per proteggere la pista ciclabile, ma che da un punto di vista dell'impatto visivo e architettonico è un obbrobrio, non si fermano gli esperimenti del Comune di Firenze sul Ponte Santa Trinita: adesso arrivano anche le ringhiere ideate dagli uffici delle Belle Arti di Palazzo Vecchio. Ormai si tratta di un 'ponte degli orrori', sembra quasi preso di mira dalla giunta di Palazzo Vecchio".

"E' vero che in alcuni casi certi atteggiamenti spericolati di turisti e fiorentini hanno causato incidenti - spiegano Stella e Cellai - ma non è con quelle brutte ringhiere che si può pensare di ovviare al problema, tanto è vero che sui social è già pieno di persone che scavalcano le barriere e sono tranquillamente sedute sul muretto".

"Ponte Santa Trinita, come scriveva Giovanni Spadolini - concludono gli esponenti di Forza Italia -  è uno dei più eleganti e bei ponti d'Italia e d'Europa, ma tra cordoli in cemento e barriere in ferro viene deturpato. Per evitare che turisti e fiorentini scavalchino le spallette, serve un maggior controllo del territorio, presìdi capillari di strade e piazze. Ma il Comune di Firenze, purtroppo, sul fronte sicurezza e decoro non ci sente".