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Il piano infanzia parte dai giardini anti Covid

Il sindaco di Firenze ha rilanciato la necessità di predisporre un rientro progressivo all'attività didattica per i bambini rimasti in isolamento

Dario Nardella

Il primo cittadino di Firenze ha reso noto l'esito dell'incontro avvenuto oggi per programmare un rientro all'attività scolastica ad iniziare dalla tenera età. Le proposte avanzate che riguardano la riapertura dei giardini e parchi per le attività all'aperto contingentate, i centri estivi e asili nido, saranno sottoposte al Comitato tecnico scientifico per l'applicabilità.

''Sono anche io padre di tre figli e so bene cosa significa tenerli chiusi in casa - ha risposto il sindaco ad un messaggio durante la diretta Facebook - per questo motivo credo che occorra predisporre da subito degli step ad iniziare da maggio con l'uso dei giardini per l'attività all'aperto da proseguire a giugno con i centri estivi e i nidi senza tralasciare l'attività didattica a distanza in vista di un rientro che come ci è stato spiegato non potrà avvenire prima di settembre".

La videoconferenza convocata dalla Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, ha visto partecipi oltre al sindaco di Firenze e referente città metropolitane, Dario Nardella, anche il presidente Anci, e sindaco di Bari, Antonio De Caro, i ministri Lucia Azzolina, Nunzia Catalfo e Vincenzo Spadafora, la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa, la vice presidente della Regione Emilia-Romagna Elly Schlein, il presidente dell'Upi, Michele de Pascale, e il presidente della Società Italiana di Pediatria, Alberto Villani. 

Sono due i protocolli sul tavolo da sottoporre al Comitato tecnico scientifico che supporta le scelte del governo. Il primo protocollo prevede da maggio l'attività in spazi aperti per piccoli gruppi contingentati. Il secondo prevede da giugno l'organizzazione di centri estivi, in collaborazione con associazioni sportive, terzo settore ed enti locali che dovrebbero godere di risorse aggiuntive.