Il manifesto firmato in Palazzo Vecchio prevede, tra le altre cose, la mappatura dettagliata delle zone di rischio, l'analisi puntuali degli interventi da fare e le iniziative mirate all’informazione della popolazione. I sindaci si sono impegnati anche a una collaborazione attiva con scambi di esperienze in modo da migliorare gli interventi nel campo della prevenzione dei rischi idraulico e idrogeologico.
“Questo manifesto rappresenta uno sviluppo della ‘Carta di Firenze’ firmata l’anno scorso ed è la conclusione della seconda edizione di Unity in Diversity – ha detto il sindaco Dario Nardella – vuole ampliare la collaborazione e l’impegno delle città sulla resilienza, ovvero sulla capacità di adattarsi alle situazioni difficili causate dai disastri naturali e di organizzarsi per la prevenzione e la gestione post emergenza. E contiene impegni molto concreti e operativi su questo fronte. Per questo è di grande rilievo che le città presenti alla conferenza abbiamo sottoscritto uno strumento così innovativo: si tratta infatti di un impegno importante per la protezione e la tutela del patrimonio culturale dal rischio idraulico e idrogeologico”.
Nell’ambito della seconda giornata di “Unity in Diversity” è stata anche scoperta la targa in marmo realizzata dall’artista Erica Tamborini in ricordo della prima edizione di “Unity in Diversity”.