La mostra chiuderà i battenti il 14 febbraio. Il percorso espositivo ripercorre gli avvenimenti storici che hanno coinvolto e troppo spesso ferito il nostro patrimonio culturale dalla Seconda Guerra mondiale ai nostri giorni, ma anche le azioni legislative e istituzionali che hanno svolto il compito di proteggerlo e custodirlo per le future generazioni.
Tra queste figura la creazione di un corpo di polizia “specializzato”, il Comando Tutela Patrimonio Culturale dell’Arma dei Carabinieri che, in quasi mezzo secolo di attività, ha preso parte attiva nella difesa e recupero dei nostri beni culturali.
Otto le sezioni della mostra che danno conto dei crimini contro il patrimonio, da quelli di guerra a quelli terroristici, fino ai furti con scopo di lucro e agli scavi clandestini con conseguenti esportazioni illecite.