Attualità

Il no della scuola a Renzi

Gli insegnanti precari hanno sfilato per le vie del centro armati di pentole tegami e mestoli per dire no al "concorso truffa" voluto dal governo

Il corteo di protesta, organizzato dall'associazione culturale e sindacale "Noi scuola", ha preso vita in piazza Sant'Ambrogio per poi spostarsi lungo il centro in direzione SS. Annunziata. In testa al rumoroso corteo cacerolazo (concerto con mestoli, pentole e tegami) uno striscione con la scritta: "La scuola dice no a Renzi".

"'Noi scuola' - hanno spiegato gli organizzatori - contesta la decisione del Governo che ha imposto la tesi che l'unico concorso è quello per esami, in contrapposizione alle graduatorie. La verità è che la Costituzione prevede oltre al concorso per esami quello per titoli, cioè le graduatorie di merito. Tra di noi ci sono persone che lavorano da dieci, quindici anni. Quello che chiediamo che ci sia riconosciuto il ruolo che effettivamente ricopriamo nel mandare avanti la scuola".

'Noi scuola' tra le sue contestazioni indica anche che "il bando del concorso voluto dal Governo, uscito prima che fossero note le richieste di organico delle scuole per il prossimo triennio, e prima di conoscere l'esito della mobilità straordinaria voluta per quest'anno dallo stesso Miur, ha previsto la ripartizione di posti di assoluta fantasia, con la sicura conseguenza di avere vincitori senza posti e posti senza vincitori". 

Secono l'associazione in Toscana, la questione, riguarda circa 20.000 insegnanti precari, secondo le stime dell'associazione.