Attualità

Il muro della rabbia, nuovo attacco dei writers

La parete appena ripulita è stata nuovamente sfregiata, i residenti sono tornati a chiedere un intervento drastico sul fenomeno dei graffiti murari

La parete che corre lungo via degli Alfani, in pieno centro storico, è stata nuovamente sfregiata "Potete cancellare le nostre scritte ma non la nostra rabbia" questo il testo apparso dopo l'ennesima pulitura. Una rabbia condivisa dai cittadini che si sentono vittime di un vandalo inafferrabile. In precedenza era stato scritto "Voi decoro. Noi di core. Firenze è nostra". I residenti sono tornati a chiedere un intervento risolutivo, rilanciando la proposta di un murale autorizzato per scongiurare atti vandalici. Una scelta che si misura però con il tabù del centro storico, dove l'arte contemporanea è stata ammessa solo in forma di sculture e non di murales.

La vernice prodotta dal tintometro non è che una base sulla quale i writers tornano a colpire con regolarità. Ne è oramai convinto Gianni Greco, portavoce de Il Grillo Parlante Fiorentino, che ha più volte fotografato e segnalato lo stato dei luoghi. "Ma non potrebbero tenersi la rabbia e non fare le scritte? In ogni caso questa è l'ultima foto del Murone di Via degli Alfani che pubblico. Se la mia idea del murale non garba, vedetevela voi" è il post che Greco affida ai social taggando ancora una volta l'assessore al decoro, Alessia Bettini.

La proposta di Greco è quella di autorizzare uno o più artisti di strada a realizzare un'opera programmata che possa "scongiurare atti vandalici" in base alla legge della strada che in tutta Italia vede "rispettate" le opere degli street artist più quotati.

Pochi giorni fa a Bagno a Ripoli il primo cittadino, Francesco Casini, ha sposato la decisione di una direttrice didattica di affidare una parete sfregiata della scuola ad un noto street artist per rispondere agli atti vandalici (vedere articoli collegati).