Cronaca

Il lavoro nero non si ferma con il Covid

L’Ispettorato del lavoro di Firenze ha concluso nelle ultime ore una imponente operazione di contrasto al lavoro irregolare ed allo sfruttamento

Una vasta operazione di contrasto al lavoro nero è stata eseguita dall’Ispettorato del lavoro di Firenze. "Alt Caporalato" ha impegnato per due settimane oltre 25 ispettori e componenti del nucleo carabinieri, in collaborazione con l’organizzazione internazionale migranti su Firenze, Sesto Fiorentino, Scandicci, Empoli, Vinci, Cerreto Guidi e Fucecchio.

Sono state ispezionate 76 aziende e controllati 167 lavoratori, dei quali 43 sono risultati completamente al nero, 30 sono risultati irregolari con le norme sull'immigrazione. Sono state sospese 18 imprese per occupazione di lavoratori in nero in quota almeno pari al 20% della manodopera in forza, sono stati individuati 20 lavoratori coinvolti in appalti non genuini. I controlli hanno prodotto oltre 190.000 euro di sanzioni amministrative in corso di applicazione.

I risultati non sono ancora definitivi, ma offrono una fotografia del lavoro irregolare nel settore manifatturiero a prevalente occupazione di lavoratori stranieri. Tutti i lavoratori irregolari sono risultati essere extra comunitari, soprattutto cinesi, pakistani e africani.

In una azienda in particolare i lavoratori in nero sono risultati essere cinque su sei presenti ed in una seconda i lavoratori sono risultati cinque su nove. Due lavoratori in nero sono risultati essere richiedenti asilo, mentre per altri sei risultano avviate procedure di sanatoria lavoratori extra comunitari, da parte di altri datori di lavoro.