Attualità

Il grido contro i tagli degli ispettori del lavoro

Presidio e bandiere davanti alla prefettura e stop agli straordinari e alle ispezioni effettuate con le auto di proprietà

"Mancano risorse e riconoscimenti". Per questo gli ispettori del lavoro sono scesi in protesta davanti alla prefettura di Firenze. Il presidio si inserisce nella mobilitazione lanciata a livello nazionale lo scorso da Fp Cgil, Cisl Fp, UilPa, Unsa, Usb, Intesa per chiedere che sia garantiti i diritti della categoria. 

Tra le ragioni della protesta c'è la creazione dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro come ente autonomo anche se sotto la vigilanza del ministero del lavoro. L'ente riunisce funzionari ex ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ispettori INPS e ispettori INAIL e, si legge in una nota, avrebbe dovuto "dare impulso alle importanti attività ispettive e legali che garantiscono la tutela del lavoro e il recupero dell'elusione ed evasione contributiva e sul territorio ed invece sono stati previsti ulteriori tagli alle risorse economiche, ignorando che il CCNL dei lavoratori del settore pubblico non viene rinnovato da più di dieci anni e senza neppure ipotizzare l’apertura di un tavolo per la contrattazione integrativa".

A Firenze sono già una settantina gli ispettori del lavoro che hanno avviato la protesta. Le forme scelte per alzare la voce sono, tra le altre cose, lo stop degli straordinari, delle verifiche in orari notturni o festivi, la mancata disponibilità a usare la propria auto per i sopralluoghi nelle aziende della provincia anticipando le spese per il carburante.  "Tutto ciò - si legge ancora nella nota dei sindacati - comporta un calo quantitativo e qualitativo di ispezioni e controlli, con ripercussioni nella qualità del servizio dell’Ispettorato, che si occupa di un settore fondamentale nella lotta agli incidenti sul lavoro e al lavoro nero, entrambi sempre a livelli preoccupanti".