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Gps per ritrovare i malati di Alzheimer

Firmato un protocollo d’intesa tra Prefettura, Regione e associazioni. Un aiuto per rintracciare le persone affette da patologie neurovegetative

Un gps per rintracciare le persone affette da patologie neurovegetative e facilitare il loro soccorso in caso di smarrimento. Il dispositivo di geolocalizzazione consentirà di individuare la loro posizione e di fornire le informazioni necessarie per il loro ritrovamento. Lo strumento sarà consegnato gratuitamente alle famiglie del malato, alle quali resterà solo il costo di attivazione della scheda Sim  per la trasmissione dei dati. 

Questo l’obiettivo del protocollo, denominato “Piano di intervento coordinato per la ricerca e il soccorso delle persone affette da patologie neurodegenerative", che è stato firmato a Palazzo Medici Riccardi tra Prefettura, Regione Toscana, Associazione Italiana Malattia di Alzheimer-AIMA e Associazione Penelope. 

Si tratta di un innovativo accordo di collaborazione, il primo del genere a livello regionale, che si inserisce nella pianificazione territoriale per la ricerca delle persone scomparse, e che individua la procedura per l’attivazione della ricerca: quando il malato scompare i suoi familiari si potranno mettere in contatto con il centro di monitoraggio attivo 24 ore che localizzerà la persona, contattando le forze di polizia e il servizio sanitario.

Numerosi gli episodi che si sono già verificati. Le ricerche epidemiologiche sulla diffusione di questa patologia stimano in Toscana sono circa 86mila casi di demenza , tra i quali i malati di Alzheimer sono circa 47mila (il 55%). In provincia di Firenze si calcolano 23mila persone affette da demenza, di cui 13mila da Alzheimer (nel solo comune di Firenze, rispettivamente 9mila e 5mila).