STOP DEGRADO

Il giardino abbandonato sulla porta delle Cascine

Il Consiglio comunale torna ad occuparsi dell'area all'ingresso del Parco delle Cascine dove la cartellonistica indica 180 giorni di lavori, scaduti

Una segnalazione di "degrado, abbandono e pericolosità" è quella lanciata dal Movimento 5 Stelle di Palazzo Vecchio in merito ad un'area verde che si trova sulla antica porta ottocentesca del Parco delle Cascine.

La fine dei lavori per la realizzazione dello chalet nel giardino era prevista per l'autunno 2020, saltata anche la seconda data ipotizzata per l'autunno 2022 a primavera 2023 il caso torna in Consiglio comunale.

Il capogruppo del Movimento 5 Stelle De Blasi nella giornata di ieri si è recato sul posto ed ha fotografato il cantiere, da qui è nata la presentazione di una domanda di attualità per la prossima seduta a Palazzo Vecchio "Uno spazio verde pubblico che, ricordiamolo, risulta abbandonato da oltre 12 anni e che oggi è purtroppo terra di nessuno, in mano a spacciatori e bivacchi”. A rispondere per l'Urbanistica è oggi il sindaco Dario Nardella mentre l'assessorato all'Ambiente è guidato da Andrea Giorgio.

I consiglieri De Blasi e Masi hanno sottolineato “Siamo sconcertati dallo stato di degrado, abbandono e pericolosità dell’area ex Meccanò. Ricordiamo che questa area è ubicata a ridosso della zona Leopolda di Firenze e all’inizio del Parco delle Cascine, aree critiche della città soprattutto nelle ore notturne, nelle quali la situazione di spaccio, degrado e furti sono quotidianamente denunciati dalla cittadinanza, che ha addirittura deciso di pagarsi un servizio di vigilantes a tutela della propria incolumità. Un vero e proprio fallimento per il sindaco Nardella. Lunedì prossimo in Consiglio Comunale presenteremo l’ennesimo question time chiedendo conto dei motivi del ritardo nella fine dei lavori. Ma non solo. Vogliamo anche sapere quando ci sarà l’inaugurazione del giardino nonché se oltre all’importo contrattuale di 656.768,17 euro già assegnato, il Comune ha stanziato ulteriori risorse economiche per la realizzazione delle opere”.