Attualità

Il gesso salva i pazienti dalla chirurgia

Nei pronto soccorso sono aumentati gli accessi per traumi, l'Azienda Usl Toscana Centro ha deciso di investire nella formazione dei gessisti

L'Azienda USL Toscana centro ha sviluppato una attività di formazione mirata alla crescita e professionalizzazione dei gessisti al fine della "riorganizzazione del trattamento Ortopedico in Sala Gessi".

"L’ingessatura di polsi e mani, spalle, ginocchia e gomiti, può rappresentare, in molti casi una valida alternativa all’intervento chirurgico per curare fratture, lussazioni e distorsioni"con queste parole il dottor Luca Turelli, responsabile del progetto aziendale ha spiegato i vantaggi dell’ingessatura "rappresenta una cura idonea ed efficace evitando l'intervento chirurgico, e di conseguenza possibili complicanze, l'ospedalizzazione e garantendo con un trattamento ambulatoriale la guarigione con miglior comfort possibile"Il gessista, non sarebbe dunque una figura in via di estinzione ma una professionalità che l’area aziendale di ortopedia e traumatologia, diretta dal dottor Giovanni Benelli, che è anche responsabile scientifico del corso di formazione, intende rivalutare in considerazione della patologia traumatologica sempre più frequente negli accessi in pronto soccorso.

Alla fine del 2019 saranno oltre 30.000 le ingessature complessive in tutti gli ospedali dell’Azienda, di cui solo a Prato 8.000 all’anno. Gli incontri formativi, a carattere pratico, sono stati effettuati con la collaborazione del dottor Merildo Maritato, dell’ortopedia di Prato e i gessisti Marco Tommasi e Andrea Branconi di Pescia e Bruno Piccinini e Luca Becheroni sempre dell’ospedale Santo Stefano di Prato.