Attualità

Il Franchi è un rebus, intoccabile ma da tutelare

Il futuro dello stadio di Campo di Marte resta sospeso, il bene è vincolato ma presenta delle criticità che richiedono la sua conservazione

Sembra non arrivare mai una risposta certa sul futuro dello stadio Artemio Franchi di Firenze. La struttura di Campo di Marte resta vincolata quale bene architettonico di valenza storica, un bene intoccabile in alcune sue parti caratteristiche, ma presenterebbe al tempo stesso delle criticità da sanare attraverso alcuni interventi. Il punto interrogativo rimasto per anni nascosto dietro al miraggio di uno stadio più grande, moderno e competitivo si fa sempre più grande. Che ne sarà del Franchi?

La città si è divisa negli ultimi mesi tra chi vorrebbe puntare sulla riqualificazione dell'opera degli anni '30 e chi proietta la realizzazione di un nuovo impianto nella estrema periferia cittadina dove la viabilità potrebbe essere pensate per essere funzionale al nuovo contenitore.

Chi si è mosso per raccogliere firme e testimonianze mirate alla salvaguardia dello stadio attuale è arrivato a proporre la soluzione estrema che fosse la Fiorentina a togliere ogni indugio rilevando l'impianto comunale per poi provvedere alla sua riqualificazione, ma con quale libertà di intervento ed a quale prezzo, con quali prospettive economiche di rientro dell'investimento e di sostentamento?

Chi, soprattutto, potrà provvedere alle opere necessarie a mantenere l'impianto attivo e praticabile qualora la sua funzione principale di servire la prima squadra di calcio della città venisse meno? L'amministrazione potrebbe accollarsi una simile gestione?