Attualità

Torrigiani, lavoratori insigniti del Fiorino d'oro

Sono stati premiati con la massima onorificenza fiorentina i cinque dipendenti delle aziende che hanno ricostruito il lungarno dopo la voragine

Foto twitter Dario Nardella

Hanno reso possibile il raggiungimento della meta prefissata, cioè la conclusione dei lavori entro il cinquantesimo anniversario dell'Alluvione di Firenze e per questo sono stati premiati con il Fiorino d'oro, il massimo riconoscimento della città di Firenze. Sono i cinque dipendenti delle aziende impegnate nella ricostruzione del lungarno Torrigiani: Antonella Mezzani di Publiacqua, Enrico Ferrera di Trevi, Andrea Ceccolini della Calenzano asfalti spa, Francesco De Marco di Italscavi e Marco Tognotti di Ingegnerie toscane. 

A loro il sindaco di Firenze ha consegnato il Fiorino “in segno di gratitudine per l’alto servizio reso con senso di responsabilità, impegno e grande spirito di sacrificio durante i lavori a seguito della voragine sul Lungarno Torrigiani che aveva fatto ripiombare la città nella paura dei giorni dell’alluvione”.

Nello specifico, in163 i giorni di lavoro sono state lavorate 36 mila ore pari a 4.500 giorni/uomo, sono stati posati oltre 1.400 tra pali e sbarre di consolidamento, è stato realizzato un muro di sostegno alla spalletta di 120 metri circa e una pista di cantiere sull’Arno lunga 500 metri.

“Vorrei ringraziare tutti i lavoratori impegnati nella ricostruzione del lungarno Torrigiani - ha detto il sindaco - È stato un lavoro di squadra straordinario, che ha portato alla conclusione dei lavori in tempi record. Ci eravamo dati l’obiettivo di far coincidere la fine dei lavori con l’anniversario dell’alluvione e ce l’abbiamo fatta grazie all’impegno e alla determinazione di tutti. All’inizio non ci credeva nessuno, ma noi non abbiamo perso mai la speranza. Il lavoro di ricostruzione del lungarno Torrigiani da quando è crollato, ovvero il 25 maggio scorso, fino al 4 novembre è un esempio di come l’Italia, se vuole, può essere un grande Paese capace di giocare di squadra e ottenere ottimi risultati”.

“È stata una sfida nella sfida per vincere la quale tutti sono stati preziosi e vitali - ha continuato - per questo, credo che il Fiorino sia meritato e che sia un gesto di gratitudine da parte di tutta Firenze. Spero che il modo in cui abbiamo ricostruito il lungarno Torrigiani sia apprezzato e conosciuto in tutto il mondo”. “Questa città ha dovuto affrontare sfide più difficili - ha concluso -, pensiamo ad esempio all’alluvione, alla guerra, alla strage dei Georgofili e in ogni momento ha dimostrato di essere una grande città con un grande popolo e di saper reagire alle sventure, sapendo fare di questi drammi delle sfide. Abbiamo fatto così anche con il lungarno Torrigiani”.