Attualità

Il Comune mette 200 negozi fuori legge

Arriva in consiglio il nuovo regolamento Unesco per il contrasto alle attività commerciali di bassa qualità: a rischio minimarket e internet point

Le norme del nuovo regolamento, nel caso in cui il Consiglio comunale dovesse approvarlo così com'è, sono retroattive. I locali esistenti, minimarket, pizzerie al taglio, internet point, avranno 3 anni di tempo per mettersi in regola, altrimenti dovranno chiudere i battenti.

L'obiettivo della giunta e del sindaco Dario Nardella è quello di tutelare il patrimonio culturale e artistico del centro storico della città. Un luogo patrimonio dell'umanità, così come certificato dall'Unesco.

E il nuovo regolamento rimanda alle prescrizioni arrivate dall'Unesco in materia di contrasto al degrado cittadino.

Ecco allora che i locali esistenti che somministrano alcolici dovranno essere grandi almeno 40 metri e avere un bagno accessibile ai disabili. Entro 3 mesi poi dovranno rivoluzionare le loro vetrine: niente più alcol in bella vista e nemmeno casse di prodotti accatastate per terra dentro al negozio.

E poi via i money change, i phone center e i negozi assimilabili i fast food, le pizzerie al trancio o i kebab, ma anche i compro oro.

Secondo alcune stime i negozi esistenti costretti a mettersi in regola o a chiudere sarebbero circa 200.