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Il centro resta vuoto "Non è più colpa del Covid"

Dall'emozione alla rassegnazione, le immagini del centro deserto sono rimbalzate su Facebook dove è stata sottolineata la perdita di residenti

"Abbiamo la conferma che la città ha perso i residenti" è questo il commento dei fiorentini alle immagini circolate sui social nelle ultime ore, una Firenze che resta per lo più deserta nonostante la fine del lockdown e la riapertura di alcune attività.

Il turismo che garantisce alla città 49 milioni di tassa di soggiorno ed un indotto da fare invidia alle grandi città europee, croce e delizia dei fiorentini. Il banchetto è sguarnito in attesa di un ritorno a tempi migliori.

Comitati ed Associazioni infilano il dito nella piaga e sottolineano quanto sia significativo oggi poter registrare "ad occhio nudo" quali siano i quartieri che mantengono una vitalità dovuta alla residenza, l'Oltrarno ad iniziare da San Niccolò fino a Porta Romana, Santo Spirito e San Frediano, Sant'Ambrogio più di Santa Croce e poi parte di San Lorenzo ma non verso Santa Maria Novella e poi ci sono quadranti espressamente dedicati al turismo che coincidono con i luoghi più frequentati dai turisti che sono disabitati. "Ci passano i cittadini che fanno i turisti" commentano. I cittadini riuniti nei comitati di zona rilanciano ed invitano a rivoluzionare lo stile di vita della città vetrina o città cartolina riportandola alla dimensione di mera città. Se non ideale almeno vivibile. 

I flussi turistici giunti a livelli di ingestibilità hanno causato nel corso degli ultimi anni numerosi dibattiti oltre a coniare locuzioni quali "Effetto Venezia" o "Gentrificazione" ed adesso i risultati sembrano essere evidenti, dove non ci sono residenti il passaggio e dovuto esclusivamente ai turisti e ci sono attività che faticano nonostante la riapertura, le stesse prese d'assalto per il semplice fatto di trovarsi nel posto giusto al momento giusto. E questo non è più o non è ancora il momento giusto.