Attualità

Il bagno fa paura e le siepi nascondono la latrina

La denuncia di un frequentatore del Parco di Villa Favard mette in evidenza la criticità del servizio pubblico presente all'interno dell'area verde

Un fiorentino, frequentatore del Parco di Villa Favard, ha segnalato le criticità presenti all'interno dell'area verde di Rovezzano sottolineando le difficoltà di accedere al bagno pubblico. Dopo aver assisto per l'ennesima volta agli effetti che il disservizio procura agli utenti del giardino, ha deciso di rivolgersi direttamente al sindaco con una lettera aperta.

"In teoria ci viene detto che il bagno pubblico c’è - scrive il cittadino - ma la realtà è ben diversa. Se davvero un utente ha bisogno di utilizzare il bagno, in assenza di indicazioni e cartelli può venire a sapere che il gestore del chiosco ha una chiave di accesso ad un locale specifico definibile toilette. Se si trova aperto il chiosco e si riesce ad avere la chiave occorre percorrere circa trecento metri di prato, senza vialetto, magari nel fango, per arrivare ad un cancello chiuso con una catena e sorvolo sul tipo di bagno che si trova oltre l’ostile cancello". 

"L'utente del parco - prosegue la lettera del cittadino - si adegua quindi ad espletare i bisogni nel limitrofo vialetto coperto da una siepe originariamente decorativa. Oppure si apparta fra altre siepi, tutte con la stessa presenza di escrementi, carta igienica e fazzolettini bianchi". "Mi permetto di far notare l’importanza, anche educativa, di predisporre nei nostri parchi, a partire da quello di Villa Favard a Rovezzano, adeguate soluzioni e ben segnalate - conclude la lettera diretta al sindaco - come accade del resto in molte città europee dove il senso civico è non a caso assai più radicato che da noi".