Gino Ghirelli, il tassista 67enne aggredito in piazza Beccaria mentre lavorava, è tuttora in coma. Proprio da piazza Beccaria, dove avvenne il fatto per il quale sono indagati due giovani fiorentini, è partito il corteo, formato da circa 400 persone, aperto da uno striscione con la scritta "Non dimentichiamo Gino".
I tassisti hanno rimarcato ancora una volta la scarsa sicurezza con la quale sono costretti quotidianamente a convivere nel loro lavoro ma anche una sorta di campagna d'odio nei loro confronti.
I numeri parlano chiaro: secondi i tassisti fiorentini in città negli ultimi tre mesi si sono verificate otto aggressioni. Senza contare i danni alle vetture.
Il corteo, al quale hanno preso parte anche la moglie e la figlia di Gino Ghirelli, si è chiuso in piazza della Repubblica.
"Chiediamo alla città di avere rispetto della pericolosità edel livello di usura che si registra nel nostro lavoro - silegge in un volantino distribuito dai tassisti - e chiediamo pazienza fino alla fine dei lavoriper la tramvia, che danneggiano noi in primis, econseguentemente la nostra utenza".