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I restauratori in cerca di una qualifica

Cna Firenze farà un ricorso contro la decisione del ministero dei Beni culturali di rimandare i lavori della commissione per l'esame delle domande

Il ricorso è sottoscritto dagli stessi restauratori e sarà presentato "per impedire che esistano restauratori di seria A e di serie B e che si ledano i principi costituzionali di uguaglianza e di libera concorrenza", spiega Angela Matteuzzi, presidente del Restauro e Artigianato Artistico di Cna Firenze che parla di "un atto di gravità inaudita" che si sta perpetrando "nei confronti dei restauratori di opere d'arte, uno dei fiori all'occhiello del nostro territorio e del Paese; un settore che conta oltre 10mila professionisti in Italia e quasi 1.100 nel nostro territorio".

Tutto nasce, spiega in una nota l'associazione di categoria, dalla decisione del ministro dei Beni culturali che Dario Franceschini che ha prorogato di quasi un anno, cioè al 30 giugno 2017, i lavori della commissione ministeriale incaricata di esaminare le domande di qualifica per diventare restauratore presentate da migliaia di artigiani del settore. 

Il problema è che, oltre a rimandare in avanti la definizione della qualifica, il ministero "pubblica, in maniera arbitraria e contro legge, un elenco parziale di restauratori che comprende coloro che hanno frequentato esclusivamente le Scuole di Alta Formazione. In questo modo - spiega ancora Matteuzzi - si penalizzano fortemente tutti coloro che hanno proceduto a richiedere il riconoscimento della qualifica in base alla legge sul restauro, facendo valere correttamente titolo di studio e lavori eseguiti su opere d'arte. Invito pubblicamente i colleghi del settore a sottoscrivere il ricorso che stiamo preparando e a dare forza a questa legittima protesta rivolgendosi direttamente a Cna Firenze".