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"I pali della tramvia? Un oltraggio paesaggistico"

Italia Nostra Firenze e il Coordinamento per la tutela delle alberature si scagliano contro il nuovo assetto di piazza Stazione

foto Flavio Mazzei, Sei di Firenze se

Lo definiscono un oltraggio paesaggistico, prodotto dal taglio dei pini storici per proporre in alternativa una foresta di pali in metallo con un intrico di fili. 

Stiamo parlando del nuovo assetto di piazza Santa Maria Novella dopo l'installazione della rete aerea di alimentazione delle due nuove linee della tramvia 2 e 3, duramente criticate non solo da molti cittadini e dai rappresentanti delle forze di opposizione in consiglio comunale ma anche da Italia Nostra Firenze e dal Coordinamento cittadino tutela alberature. 

"Siamo di fronte a un inganno e a una beffa - scrivono le due associazioni in una nota - Inganno per il taglio dei pini, ultima prospettiva novecentesca di verde urbano bene inserita nel contesto urbanistico creato dal gruppo toscano di architetti ruotanti attorno a Michelucci, negli anni Trenta. Pini che sono stati eliminati con la scusa delo stato fitosanitario incerto delle piante e la necessità di mettere in sicurezza la piazza. In realtà, l'unica vera ragione era quella di fare spazio ai cantieri della tramvia".

La beffa, secondo Italia Nostra e il coordinamento cittadino tutela alberature, è invece la ''foresta di pali in metallo e l'intrico di fili che si sono in questi giorni materializzati alla vista". 

 "Ci troviamo in una situazione, paradossale, in cui i fiorentini si devono difendere dai danni paesaggistici e urbanistici arrecati da un'amministrazione che, in modo incompetente e arrogante, sta distruggendo una città unica al mondo e patrimonio Unesco - concludono le due associazioni - Auspichiamo un ripensamento nel procedere coi lavori. Non possiamo permettere che assieme alle altre grandi opere, la tramvia contribuisca all'affossamento definitivo della città".